Mag
2009
Scorsese dirige il biopic su Sinatra
ROMA – Ci sono milioni e milioni di persone che adorano la musica e il genio di Frank Sinatra. E presumibilmente sono altrettanti i cinefili devoti all’enorme talento di Martin Scorsese. Per tutti loro – ma soprattutto per chi coltiva entrambe le passioni – da Hollywood arriva una gran bella notizia: sarà il regista di Taxi Driver e di tanti altri capolavori a dirigere il biopic su The Voice – oppure Old Blue Eyes, altro soprannome classico del cantante dal timbro indimenticabile. Morto il 14 maggio del 1998: esattamente undici anni fa.
A riferire che Scorsese è salito a bordo del progetto da grande schermo Sinatra, a cui la Universal e la Mandalay Pictures stanno lavorando da due anni, è una fonte autorevole: il magazine americano Variety. Che fornisce anche alcuni dettagli importanti dell’operazione. Ad esempio che i produttori coinvolti, in rappresentanza delle due case di produzione, sono Peter Guber e Cathy Schulman. Che a scrivere la sceneggiatura, attualmente in fase di elaborazione, è Phil Alden Robinson. E che il ruolo di protagonista ancora non è stato assegnato. Anche se è chiaro che vista la grandezza e il carisma del personaggio – ma anche il fatto che dovrà ricantare con la sua voce il songbook del grande Frank – la scelta sarà decisiva, nel rendere credibile l’intero film.
Il fatto che la decisione non sia stata ancora presa non significa però che non ci siano già delle opzioni precise sul tavolo. A cominciare da Leonardo Di Caprio, che ha già lavorato con Scorsese in Gangs of New York, in The Aviator, nella pellicola vincitrice di Oscar The Departed e nel non ancora uscito The Shutter Island. A confermare la volontà di interpellare il divo è la produttrice Cathy Schulman: “Leo è ovviamente un candidato al ruolo”, ha ammesso.
Ma la vera sfida che ha permesso di mettere in cantiere il progetto Sinatra non è legata all’attore. Quanto alla cessione dei diritti (ovviamente esosi) della discografia del cantante. Un patrimonio immenso, detenuto dalla Warner Music, dal Sinatra Estate e ovviamente dagli eredi. “Un’operazione estremamente complessa”, l’hanno definita i produttori. Top secret, comunque, la cifra. E intanto la figlia, Tina Sinatra, ha benedetto il progetto: “Mio padre ha sempre avuto grande ammirazione per il talento dei suoi collaboratori – ha dichiarato – e così avrebbe apprezzato la scelta di Scorsese”.
Sul piano del contenuti, invece, Kathy Schulman ha spiegato che la pellicola descriverà a 360 gradi il personaggio, indagandone tutti gli aspetti. E dunque, con tutta probabilità, anche quelli più controversi: le amicizie pericolose nel mondo della mala, i rapporti ambigui col clan Kennedy, gli amori tempestosi come quello con Ava Gardner. Tutti capitoli – alcuni dei quali legati alle origini italoamericane – che un autore come Scorsese può rendere alla perfezione. Lontano com’è sia dal moralismo peloso sia dall’eccessiva indulgenza verso i personaggi dei suoi film. fonte repubblica.it