Feb
2009
Oscar, trionfa “The Millionaire”
Il film dell’anno. E’ una pellicola inglese ambientata in India, partita piano ma che poi ha fatto il botto in tutto il mondo, a dominare questa edizione 2009: costata quindici milioni di dollari, ne ha incassati 150. Dunque il trionfo di un cinema fuori degli schemi, pronto a guardare fuori dall’Occidente; ma anche del business intelligente. La vittoria di The Millionaire può essere vista pure come un innesto bollywoodiano nel fortino di Hollywood. E infatti, tra i grandi protagonisti della serata, ci sono i ragazzini di Mumbai che appaiono nel film: sul tappeto rosso, e poi chiamati sul palco dai produttori al momento del trionfo, rappresentano una ventata di freschezza, e di autenticità.
Interpretazioni/1. L’unica novità, nella lunga Notte delle stelle, arriva sul fronte attori: se Kate Winslet è l’annunciatissima – ed emozionatissima – migliore protagonista per The Reader, tra gli uomini un piccolo ribaltone c’è. Visto che il premio non va al Mickey Rourke di The Wrestler ma a Sean Penn, straordinario politico omosessuale in Milk (che ottiene anche la sceneggiatura originale). Per il più ribelle, tra i divi americani, è la seconda vittoria, dopo quella per Mystic River. E, come sempre, il suo discorso di ringraziamento non è di quelli neutri: “Chi si batte per il divieto ai matrimoni omosessuali deve solo vergognarsi”, attacca. Poi un pensiero per Rourke: “E’ l’esempio che ci si può sempre risollevare. E’ mio fratello”.
Altri premi. Nessun brivido nel settore dell’animazione: a prevalere, come da pronostici della vigilia, è Wall-e. In questa pioggia di premi ampiamente annunciati, una delle poche vittorie davvero inaspettate è quella del giapponese Departures, miglior pellicola straniera. Tra i documentari, invece, vince il bellissimo Men on wire, che già aveva emozionato il pubblico dell’ultimo Festival di Roma.
Italiani. Quest’anno il nostro Paese, escluso anche dalle nomination, resta ovviamente a bocca asciutta. E risulta assente anche dal tradizionale ricordo degli artisti scomparsi nel corso dell’ultimo anno: grande commozione dalla platea di star per Paul Newman, ma nel filmato non viene citato Dino Risi, che ottenne anche due candidature all’Oscar, sceneggiatura e miglior film straniero, per Profumo di donna.
Lo show. La cerimonia di consegna, che si è svolta come ogni anno al Kodak Theatre, è stata presentata, per la prima volta, dalla star australiana Hugh Jackman. In un tentativo di rinnovamento sul fronte dello spettacolo televisivo: se riuscito o no, lo diranno i risultati sul fronte dell’audience. Ma certo il ritmo è stato più sostenuto, i numeri stile Broadway più frequenti e brillanti.