Appassionato inno alla vita, scanzonata avventura infarcita di gioia e malinconia, riflessione profonda e leggero divertissement. C’è tanto, e tanto, dentro il libro di Irene Salvatori, esordio folgorante e prova di grande abilità narrativa. “Non è vero che non siamo stati felici” è una lunga lettera a una madre che non c’è più scritta da una donna che ha smesso di essere figlia quando a sua volta è diventata madre, e in questo suo nuovo ruolo cerca una strada da percorrere, pervasa da una nostalgia struggente per la sua infanzia felice e un raccapricciante senso di vuoto.
Ne abbiamo parlato con Irene prima della presentazione di oggi a Firenze
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