Luce e tenebre nella pittura di Caravaggio, che con le sue opere incanta lo spettatore traducendolo nel quadro stesso, e dona a questi l’incanto di una sensazione unica.
La sesta puntata della nostra rubrica “Tra Arte e Musica”, realizzata con la collaborazione dell’Associazione Culturale MEDEA, vede ancora protagonista Caravaggio.
Michelangelo Merisi per il suo burrascoso carattere, o più probabilmente per invidia dei suoi contemporanei, avrebbe meritato maggiore gloria nel suo tempo, le sue doti artistiche sono rivalutate dalla critica moderna a metà del 1900. Caravaggio usa e direziona la luce nelle sue opere come un faro puntato sulla sua vita. La sofferenza e la rappresentazione della realtà saranno sempre parte delle opere del più grande maestro di tutti i tempi, maestro di cui non si hanno tracce di bozzi, schizzi o disegni preparatori.
Caravaggio, appoggia il pennello, e viene sempre fuori una magnifica opera capace di stregare lo spettatore. E’ facile guardare un quadro di Caravaggio e sentirsi tradotto dentro, sentirsi attratto dall’opera ed esserne quindi spettatore non passivo ma partecipe.
Luce ed ombra, violenza e talento, sono i termini di una endiadi che caratterizzeranno sempre le opere di questo personaggio, che nella sua breve vita ha una produzione artistica impressionante probabilmente perchè vi è in lui molto più genio che sregolatezza.
In chiusura di puntata troverete Nikos Angelis (giovanissimo controtenore) con l’ensemble Marin Marais. Pieces en trio, Suite II in sol min.
Ringraziamo l’Associazione Culturale MEDEA, per la collaborazione.
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