La Maratona del Piceno-Fermano è sempre stata un momento di partecipazione collettiva importante, sin dai tempi in cui si svolgeva all’ interno del territorio fermano, allora provincia picena, precisamente a Grottazzolina. Una vera e propria festa dello sport legata al territorio ed alle sue realtà come il turismo, la gastronomia e l’ industria. Un’ organizzazione disponibile che offriva ai maratoneti ed ai loro accompagnatori una calorosa accoglienza oltre alla soluzione di ogni piccolo problema, un’ ospitalità che ha volte andava oltre il dovuto. Certe volte però si ha la netta sensazione che qualsiasi cosa si faccia non andrà mai bene, così dopo stagioni di lavoro e ripensamenti ( come i cambi di data nel calendario primaverile ) , si lasciarono i luoghi del cuore per spostarsi sulla costa , pensando all’ impatto ancor più positivo che la maratona avrebbe avuto ambientalmente, turisticamente e socialmente. Evidentemente la prova marchigiana , che pur viene allestita ogni anno con molta attenzione e competenza dall’ Associazione Podistica Valtenna del patron Bruno Andreani, ha risentito di una certa saturazione del settore, perchè 220 partecipanti sono un numero esiguo per una manifestazione che vanta 33 anni di vita e che è valida per il Campionato Italiano Master della specialità. Malgrado tutto , l’ impatto che la manifestazione ha avuto nelle gare di contorno, con tantissimi partecipanti alle gare giovanili del sabato ed alla non competitiva,dimostra che la scelta ha un futuro, anche proseguendo sulla strada di una prova prettamente amatoriale. Quest’ anno la zona partenza è tornata sul Viale della Stazione è la gara si è così sviluppata su di un circuito di 21 chilometri completamente pianeggiante e chiuso al traffico , in gran parte tracciato sul lungomare con attraversamento della litoranea fermana, fino ad arrivare a sud di Porto Sant’ Elpidio. In una bella mattinata di fine estate è stato il marocchino, da anni trapiantato in Italia, Chehkaoui El Makhrout ha tagliare per primo il traguardo in 2h 36′ 28″, staccando di soli 10 secondi il meraviglioso 49enne veronese Massimiliano Bogdanich , autore dell’ ennesima prestazione sorprendente a completamento di una lunghissima carriera densa di soddisfazioni per un atleta che ha corso a 360° nel mondo del running, dal mezzofondo alle lunghe distanze su strada. Terzo staccato di quasi un minuto il guardiacoste pugliese Vito Sardella, tesserato per la società organizzatrice. Nella gara femminile, quarta vittoria in questa maratona per la croata Marija Vrajic, ormai di casa qui nelle Marche. Non ha dovuto faticare molto per lasciarsi nettamente alle spalle in 2h 50′ 58″ la maltese Josann Attard Pulis ( 3h 07′ 49″ ) e la sorprendente marchigiana di Altidona Katia De Angelis ( 3h 08′ 29″ ). Nella mezzamaratona di contorno, a cui hanno partecipato poco più di 140 atleti, hanno vinto nettamente il pugliese Dario Santoro ( 1h 08′ 22″ ) e la recanatese Silvia Luna ( 1h 24′ 52″ ).
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