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Ma non era certo la musica a spingerla a regalare le torte a Nick: la donna era completamente sorda.
Sembra una storia da film, ne ricorda effettivamente uno, “Shine”, in cui si raccontava la vera battaglia combattuta dal pianista australiano David Helgoff con una malattia mentale, e anche questa potrebbe trovare presto un regista ad Hollywood. Nel frattempo ha trovato il lieto fine: ieri sera, dopo quindici anni di assenza dalla scene, Van Bloss è tornato a suonare davanti a un pubblico, suonando alla Cadogan Hall di Londra, insieme alla English Chamber Orchestra, diretto da David Parry. Il pianoforte è stata la sua cura: una cura che non gli restituisce la guarigione totale, ma che gli permette di nuovo di suonare. “Dopo tanti anni in cui ho suonato per un unico spettatore, me stesso, torno a farlo davanti a una sala piena di gente, è un miracolo”, dichiara il pianista al Times. Il miracolo della musica: appena Nick posa le dita sulla tastiera, il suo male scompare. “Di solito non c’è un momento in cui almeno un muscolo del mio corpo non stia contraendosi o contorcendosi”, dice, calcolando che le scosse e i tic si ripetano mediamente 40 mila volte al giorno. “E’ come avere un alieno dentro di te, qualcosa che spinge e preme per uscire fuori. I muscoli si piegano, i denti si spezzano, gli occhi cominciano a dolermi. E’ piuttosto atroce”. Poi comincia a suonare, e il dolore si arresta: “Tutto a un tratto avverto la meravigliosa sensazione della normalità”, continua. “Immagino che i miei muscoli si stendano su una poltrona e vogliano godersi anche loro la musica”.