spirit

ROMA E’ l’unico kolossal made in Usa di questo Natale cinematografico. Ma The Spirit di Frank Miller, noir iper-stilizzato e ironico tratto dalle strisce disegnate negli anni Quaranta da Will Eisner, non è un blockbuster “normale”. Primo, per lo stile visivo: una sorta di ibrido tra film e fumetto. Secondo, per le atmosfere molto dark e assolutamente non realistiche in cui si muove il protagonista, un ex poliziotto morto e rinato come giustiziere della notte. Terzo, perché l’eroe e il malvagio di turno (Samuel L. Jackson) sono circondati da un gruppetto di donne bellissime, supersexy, determinate. Immortalate dalla telecamera con gusto decisamente voyeur.

E del resto, scorrendo i nomi delle componenti femminili del cast – Eva Mendes, Scarlett Joansson, Paz Vega – si capisce il perché: parliamo di star dal fascino conturbante, immancabilmente mostrato nei film che interpretano. E Miller – grande fumettista, alla sua prima regia individuale dopo le esperienze in Sin City e 300 – non fa certo eccezione. Anzi…

Già. Perché Miller, alle tre dive di turno – affiancate da altre attrici tutte rigorosamente belle, e cioè Sarah Paulson, Jaime King e Stana Katic – regala qualcosa di più di una semplice esplorazione della loro bellezza. E cioè quel gusto speciale, irreale, sopra le righe proprio del fumetto: trucco pesantissimo, look decisamente esagerati, comportamenti estremi. Risultato: una Eva Mendes avvolta in una luce dorata, con l’aspetto di pantera, spesso inquadrata col lato B in evidenza; una Scarlett Joansonn cattivissima con look da sexy maestrina sadomaso; e una Paz Vega con costume da danzatrice del ventre, sensuale e pericolosa.

Tre dive che si impongono all’attenzione dello spettatore. Perfino in un film come questo, in cui i due personaggi principali – il protagonista, Spirit, e il suo antagonista malvagio, Octopus – sono decisamente maschili. Mascherina sugli occhi, abito nero, scarpe bianche e cravatta rossa “colorata” come in un cartoon, il nostro eroe – interpretato da un attore decisamente poco conosciuto, Gabriel Macht – si muove nella sua amatissima città, Central City (visivamente ispirata a Manhattan), a caccia di criminali. A cominciare proprio da Octopus (Samuel L. Jackson), aiutato dalla sua assistente Silken Floss (Scarlett Johansson), e impegnato a cercare la sostanza che gli garantirebbe potere eterno. E quale sorpresa, per il nostro Spirit, scoprire che nella vicenda è coinvolto il suo grande amore adolescenziale, la ladra di gioielli Sand Saref (Eva Mendes…).

Il tutto, in un mix di atmosfere dark che citano i classici del noir, e con voce fuori campo e dialoghi spesso ironici e improbabili. E con uno stile che ricorda, estremizzandolo, quello di Sin City: attori in carne e ossa, ma immersi in scenografie tutte ricreate al computer. Un mondo in cui le donne sono vestite da sera, gli uomini hanno completi eleganti e cappelli, i taxi sono quelli lucidi degli anni Cinquanta; ma in cui ci sono anche cellulari, clonazioni e altre invenzioni contemporanee.

Vedremo se questo ibrido, questo mix, piacerà al pubblico di mezzo mondo, come sperano i distributori della Sony Pictures: il film esce il giorno di Natale. Qui in Italia, e nel resto del mondo.