Un album di Natale firmato Irene Grandi? Se la rocker toscana voleva sorprendere i suoi fan, il piano è riuscito alla perfezione. Irene canta Bianco Natale, Happy XMas di Lennon, ma anche E’ Natale di Mina e Buon Natale a tutto il mondo di Modugno. Il disco va alla grande e la Grandi è impegnatissima nella promozione che culminerà in due grandi eventi televisivi. In attesa di un nuovo album finalmente tutto di inediti.
Irene, non molti si aspettavano una sua reinterpretazione di classici natalizi.
“Ma a me piace sorprendere, anche me stessa. Da un po’ di tempo ho riscoperto la dimensione di interprete e mi piace molto. Devo anche dire che non si tratta solo delle solite canzoni che sono classici senza tempo. Tra i brani che ho scelto c’è anche una velenosa E’ Natale di Mina e un grande brano, sorprendente e moderno, come Buon Natale a tutto il mondo di Modugno. Senza dimenticare la divertente O è Natale tutti i giorni nella versione di Luca Carboni e Jovanotti”.
Il Natale funziona sempre, infatti il disco sta vendendo bene.
“Eh, certo il Natale funziona, perché nel bene e nel male ci accomuna tutti. Ma mi sembra ingiusto metterla solo sull’aspetto commerciale. Questa festa è l’incontro tra generazioni, è il ritorno all’intimità familiare, è anche un modo di tornare bimbi dimenticando tutti i problemi che ci assillano, almeno per un giorno”.
Ci sarà un tour successivo alla pubblicazione di Canzoni per Natale?
“Per il momento sarò impegnata fra tv e radio. Presenterò tutte le canzoni durante una diretta Rai, sarò madrina di Telethon e il 23 dicembre eseguirò i brani con una grande orchestra e gli arrangiamenti di un jazzista di valore come Maurizio Giammarco”.
L’ultimo anno per lei è stato magico, a partire dalla canzone Bruci la città scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle. E’ un momento di evoluzione artistica che si concretizzerà in un album di inediti?
“E’ quello che ho in programma. Sto lavorando a materiale nuovo con il mio produttore. Ma per il momento va in direzione opposta alla versione molto ruvida di Bruci la città che ho suonato con i Baustelle al concerto del Primo Maggio. E’ ancora presto per parlarne, ma procediamo e non vedo l’ora di provare dal vivo con la mia band i brani che nasceranno”.
Non sarà un addio alla Irene Grandi più rockettara?
“No, niente affatto (ride, ndr). Io sono rock, ma da buona toscana curiosa amo mettermi alla prova in territori sonori diversi”.