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ROMA – L’accordo con Air France-Klm è “straordinario, al di là delle migliore attese” e per questo il consiglio di amministrazione di Alitalia ha dato all’unanimità parere favorevole all’intesa. Lo ha affermato il presidente Roberto Colaninno nel corso di una conferenza stampa convocata per spiegare i dettagli della partnership con la compagnia aerea franco-olandese.

Investimento da 320 milioni. “L’accordo con Air France porterà sinergie per 720 milioni di euro per i prossimi anni”, ha chiarito il manager, e porterà all’acquisizione da parte dei nuovi soci del 25% di Alitalia e ad aumento di capitale di oltre 320 milioni di euro. La partnership, ha aggiunto, garantirà “un’assoluta autonomia gestionale di Alitalia rispetto ad Air France” e “si sviluppa su tre contratti: il primo sull’investimento; il secondo sulle modifiche statutarie conseguenti all’entrata di Air France con Alitalia e il terzo è l’accordo industriale”.

Lockup di 4 anni. Inoltre è stato fissato in 4 anni il termine del lockup per gli azionisti della nuova Alitalia. Nell’arco di questi 4 anni, ha spiegato, “i soci italiani potranno vendere azioni ad altri soci italiani che avranno diritto di prelazione”.

La possibile via d’uscita. Il patto prevede anche una via d’uscita. “Ci siamo lasciati – ha spiegato l’amministratore delegato Rocco Sabelli- nel contratto una way-out”, ovvero una clausola di recesso nel caso le sinergie definite per i prossimi tre anni (pari come detto a 720 milioni di euro) non vengano realizzate almeno per il 50%. “Questo è un elemento fondamentale”, ha ribadito il presidente Colaninno.

“Malpensa resta priorità strategica”. Uno dei punti su cui si è soffermato Colaninno è stato quello del futuro di Malpensa. “E’ confermata la priorità strategica su Malpensa a condizione che venga riorganizzato il sistema aeroportuale”, ha affermato.
Nell’accordo raggiunto, ha sottolineato, per lo scalo lombardo è previsto nei prossimi anni lo sviluppo delle rotte intercontinentali moltiplicandole dalle 3 attuali fino a 14. L’aeroporto, ha aggiunto, è destinato “ad essere l’hub di riferimento della mobilità globale dei clienti business che vivono e operano nella pianura padana, mercato che nel complesso rappresenta il quarto a livello europeo e l’ottavo al mondo”.

A Linate i collegamenti con Roma. Affinché si concretizzi questa scelta strategica voluta dai soci di Alitalia guidati dal presidente Roberto Colaninno, è necessaria la “razionalizzazione” del ruolo di Linate come city airport specializzato nella tratta Milano-Roma e il rispetto dei tempi previsti nella realizzazione delle infrastrutture di collegamento tra Milano e Malpensa.

Il ruolo di Fiumicino. Per quanto riguarda invece Fiumicino, Colaninno ha spiegato che l’impegno della nuova Alitalia “sarà quello di massimizzare la presenza delle rotte verso il Meditterraneo, verso l’Estremo Oriente e verso il Sud America”.

La questione cassa integrazione. Il presidente ha voluto rassicurare anche circa le politiche occuopazionali della nuova compagnia. “Abbiamo la consapevolezza dell’importanza del personale”, ha sostenuto, e “cercheremo di riportare tutti coloro che sono in cassa integrazione o in precariato all’interno dell’Alitalia”. “E’ un impegno – ha proseguito – che ci siamo assunti, un punto fondamentale della nostra etica che cercheremo di perseguire con tutto il nostro impegno e le nostre forze”.

Perché Air France. All’amministatore delegato Rocco Sabelli è spettato invece spiegare i motivi della scelta di Air France dopo le tante polemiche su un possibile rientro in corsa di Lufthansa. L’azienda tedesca, ha messo in chiaro, non ha mai presentato un’offerta per un accordo di partnership, mentre i franco-olandesi “si sono detti disponibili in maniera esplicita ad investire in una partecipazione di minoranza”. British Airways, invece, “ha negato questa disponibilità”, mentre Lufthansa “non l’ha data mai né in maniera implicita né in maniera esplicita”, ha aggiunto Sabelli. La scelta del partner, ha affermato quindi l’amministratore delegato, “è stata fatta per due motivi: l’attrattività complessiva ed i motivi di fattibilità”.

Prezzi biglietti invariati. Sabelli ha illustrato infine per grandi linee quali saranno le politiche commerciali della nuova compagnia. “I nostri servizi non costeranno di più”, ha garantito e l’integrazione con Air One “non comporterà alcuna forma di sacrificio per i clienti sul piano dei prezzi dei biglietti: non è nella nostre intenzioni, non si fa così”. L’ad ha preannunciato quindi un incontro con le associazioni dei consumatori, perché, “prima ancora di litigare, può servire una informazione corretta”. La nuova Alitalia, ha ribadito, “non ha né la necessità, né la voglia, né la tentazione di risolvere i suoi problemi scaricando i costi sul prezzo dei biglietti e quindi sui clienti. Sappiamo bene che sarebbe solo un modo di cominciare male”.