ROMA – Una corsa all’aria aperta, una biciclettata, due tiri al pallone. Il piacere e la salute del corpo si cercano sempre, ma in un altro modo: meno centri benessere, più prati e campi. La wellness ai tempi della crisi è outdoor, nei centri e negli impianti sportivi per fare jogging, ciclismo, calcio e calcetto.
La nuova indagine Nets sui consumi e i comportamenti degli italiani nei confronti dell’attività fisica dice che sette persone su dieci praticano sport fuori mentre il ritmo degli esercizi scende, è più slow.
Moto e trattamenti calano dagli otto dello scorso anno ai cinque di questo. In palestra si continua ad andare, ma ecologicamente: sulla cyclette che produce energia e fa risparmiare l’ambiente. Poi ci sono anche quelli che rimangono a casa, più dello scorso anno e soprattutto donne. Ma non è detto che siano condannati/e alla pigrizia e all’immobilità: esistono poltrone che massaggiano facendo perdere calorie (Gym4), spa portatili (Modular SPA Garden), videogiochi aerobici da montare in salotto su console Nintendo Wii (Electronics Arts). È la ginnastica casalinga e impiegatizia, frugale ma geniale, per necessità e anche virtù: se il tempo libero si riduce, si amplia l’offerta tecnologica per star bene.
Anche quest’anno, da oggi a domenica, a RiminiWellness vanno in mostra le tendenze del benessere e dello sport. Formule consolidate e novità, come Riabilitec, un’area dedicata alla fisioterapia e alla riabilitazione. Perché si pensa di più a chi non ce la fa, ci si preoccupa di come la fitness si fa. La palestra del futuro a impatto ambientale zero, per esempio: energia pulita prodotta a pedalate. L’idea è della Technogym, ha inventato cyclette che fanno accendere le lampadine. Il movimento delle gambe come combustibile. Una palestra media con 40 attrezzi nell’ora di punta può illuminarsi tutta. Al mondo ci sono 110mila palestre con circa 1 milione e 500 mila attrezzature cardiovascolari potenzialmente utilizzabili per l’energia: con questo metodo applicato alle macchine il settore Wellness darebbe sufficiente carica per alimentare 15mila abitazioni, cioè una città di 50mila abitanti. Una sportcity, sana e buona.
I cittadini dello sport sono molti, ognuno trova la sua strada: lo yoga in assenza di gravità grazie a trapezi di tessuto firmati da Christopher Harrison, il fitness volteggiante nato tra Reebok e Cirque du Soleil, la kickboxing stile Miami (molto coregrafica, si chiama Beat IT Stone), la sex fit che è una ginnastica sensuale creata da Madonna Grimes. E poi le danze, tra cui la molto trendy parigina Tec Tonik (un misto di break dance e hip hop), nata in discoteca e poi resa famosa da YouTube. Ballo anche di piazza, mediatico, urbano, metropolitano. La fitness lì fuori, sul web. fonte repubblica.it