Mag
2009
Rosberg, allarme anoressia
Il peso del Kers, infatti, è secondo Rosberg decisivo e l’aumento da 605 kg a 620 del peso consentito tra monoposto e pilota già deciso dalla Fia per la prossima stagione non rappresenta una soluzione al problema. “Io credo sia molto importante intervenire con maggiore energia su questo tema, perché altrimenti si entra nell’ottica di spingere il pilota a perdere ancora e ancora peso, come accade nel salto con gli sci”, ha spiegato il tedesco. “Se monti il Kers puoi finire fuori dalle norme e allora ogni grammo che un pilota può perdere può significare molto. Ma io non credo che questa possa essere una soluzione. La norma prende in considerazione il peso complessivo e per i piloti non cambia nulla. Sarà sempre importante essere più leggeri. Mentre bisognerebbe tenere fuori il pilota dalla bilancia”.
Rosberg teme che la situazione possa degenerare: “Se ci ritroviamo con dei piloti senza conoscenza alla fine delle gare, bisogna cominciare a valutare il fatto in termini di sicurezza. Non è salutare finire la gara senza conoscenza. Un pilota deve gareggiare in condizioni di temperature altissime e di disidratazione. E’ una mia opinione, ma io credo che perdere peso influenzi queste condizioni”. A dispetto della presa di posizione di Rosberg, lo stesso Alonso, “In Bahrein ho avuto un problema con il radiatore della macchina che faceva entrare aria caldissima nell’abitacolo ed è per questo che ho perso durante la gara cinque chili e mezzo, ovviamente una cosa anormale”, ed il presidente dell’associazione piloti (gdpa), l’australiano Mark Webber, tendono invece a smorzare l’allarme lanciato. “Peso oggi quanto pesavo anche dieci anni fa”, ha detto Webber. “Non ho bisogno di perdere peso perché so come ci si deve comportare per mantenermi in salute e per rispondere alle esigenze dei regolamenti. Se qualche pilota è preoccupato per il suo peso, sarebbe il caso che comprenda qual è il giusto compromesso tra la necessità di disputare un gran premio, con la conseguente stanchezza, e la performance della sua auto”.
Rosberg dice però di vedere in giro “piloti sempre più magri, me compreso”. Dal suo team, la Williams, non gli sono però arrivate direttive. “Viene tutto lasciato nelle mie mani”, ammette Rosberg. “Sono fortunato, ma questo dipende anche dal fatto di quanto io mi dedichi allo sport. Quindi non hanno mai avuto niente da dire sul mio peso”. repubblica.it