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nazionaleFIRENZE – Un implicito no a Cassano, una difesa a spada tratta del diritto alla scelta, ma anche del movimento calcistico italiano. Questo il biglietto da visita di Lippi, che a Coverciano ha presentato il doppio impegno della nazionale, contro Montenegro (sabato) e Irlanda (mercoledì 1° aprile)

“Cassano presenza ingombrante? E dov’è?” Marcello Lippi liquida con una battuta il caso del talento barese, la cui ennesima mancata convocazione ha suscitato non poche polemiche. “Io parlo dei presenti, ho le mie convinzioni – ha proseguito il ct – e non devo dare spiegazioni: non è per arroganza, né per presunzione, ma perché si deve parlare di chi è qui”.

Il tecnico sembra aprire uno spiraglio quando dice che il convocato Pazzini “sta beneficiando delle qualità di Cassano”, ma poi torna a fare muro. “Su Cassano è stato detto e scritto di tutto e di più perciò non dirò niente”. Le convinzioni sono definitive? “Sono convinzioni”.

Nessun problema, il ct si aspetta, mercoledì prossimo, dal pubblico dello stadio di Bari, sede di Italia-Irlanda, per la mancata convocazione dell’idolo locale. “Come si comporterà il pubblico senza Cassano. Farà quello che riterrà opportuno, ma io credo che tiferà per la nazionale. Non sono queste le cose di cui ci si deve occpuare, sarebbe squallido pensare a chi convocare in base alle sedi delle partite”.

Il tecnico viareggino non vuole sentire parlare degli assenti. Rifiuta accenni su Del Piero, e in generale, sull’assenza dei “suoi” mondiali, dice. “Pochi uomini della finale di Berlino?” Loro sanno che non convoco per conoscenza. Ma Gattuso, Camoranesi, Perrotta, Toni e Gilardino, senza infortuni, sarebbero qui”. E sull’ostracismo di alcuni azzurri verso Amauri, Lippi ripete il suo mantra – “Parlo solo dei presenti” – ma poi precisa che “alcune dichiarazioni dei ragazzi si prestano a diverse interpretazioni, e ognuno adotta quella che preferisce”.

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E ancora. “Molti esprimono il desiderio di giocare in nazionale, anche qualcuno con il doppio passaporto. Ma serve almeno un campionato ben fatto. Tanti si mettono in evidenza: Floccari, Mascara, Biagianti, Galloppa, l’amichevole del 6 giugno (con squadra da definire n. d. r.) potrebbe essere un’occasione per premiarli. “Santon? Non è qui perché è giusto che cominci dall’Under 21”.

Calcio italiano in crisi? Argomento che sta a cuore al ct, il livello della nazionale e in generale del calcio azzurro. Inevitabile tornare sulla battuta d’arresto patita a Wembley contro il Brasile. “La sconfitta di Londra è arrivata al termine di una partita virtuale, abbiamo avuto solo 2 giorni di tempo per stare assieme, non abbiamo potuto prepararla. Eppoi il Brasile ci avrebbe battuto anche nel mio ciclo precedente, se lo avessimo affrontato con la squadra in costruzione”. E sulla presunta crisi del calcio italiano, affondato dalle squadre inglesi, il ct è andato oltre. “Ho detto ai ragazzi che l’espressione del calcio di un Paese è la nazionale, non le squadre di club”. “Eppoi – ha proseguito il ct – non ho visto tutto questo strapotere del club inglesi – che poi d’inglese hanno poco – le nostre squadre sono state penalizzate dagli infortuni”.

“Siamo pur sempre i campioni del mondo in carica per un altro anno e mezzo – ha proseguito Lippi -. E abbiamo una Under 21 senza rivali in Europa. Gli inglesi hanno un allenatore italiano in nazionale e spagnoli e olandesi nel club. Tornando agli affari interni, “la qualificazione ce la giocheremo con l’Irlanda” – ha proseguito Lippi.

Sulle questioni interne del campionato italiano, il ct rifiuta di affrontare il caso Mourinho-allenatori italiani, e liquida il tutto con una battuta. “Se Abete mi facesse la formazione, sarebbe un albero di Natale”.

Il primo allenamento, a Coverciano. Il ct aveva parlato a parte con Angelo Palombo, assieme a De Rossi e Pirlo. Potrebbe essere questo il centrocampo che affronterà il Montenegro sabato a Podgorica, (e il successivo mercoledì l’Irlanda) con il ventottenne sampdoriano chiamato a rimpiazzare l’infortunato Gattuso.

Tutti gli azzurri, inclusi i neoarrivati, i difensori Bocchetti e Motta e l’attaccante Pazzini, hanno percorso alcuni giri di campo sotto lo sguardo di Marcello Lippi che ha quindi tutti i 23 convocati a disposizione. T. Gli azzurri prima di cominciare il lavoro sul campo hanno svolto il riscaldamento in palestra.