LA MUSICA NEL SANGUE. Una passione che accomuna almeno 300 band giovanili in tutta la Brianza. Un esercito, però, senza un campo di battaglia. I locali per esibirsi scarseggiano e lo stesso vale anche le sale prova. Pochi gruppi, infatti, hanno la possibilità di organizzarsi autonomamente, tra garage e cantine insonorizzati con i contentori delle uova. La maggior parte può contare, quindi, solo su punti di riferimento a pagamento. Tra Monza e i paesi limitrofi si contano circa 24 spazi a disposizione, generalmente aperti 7 giorni su 7, suddivisi in una dozzina di centri, tra cui Vimercate, Concorezzo, Agrate, Mezzago, Trezzo, Arcore, Sovico e Villasanta. Il capoluogo brianzolo offre le maggiori disponibilità. Le band si dividono s ostanzialmente tra il Sound Workshop di via Galilei, il garage Inc, Studio di viale Ugo Foscolo e Frequenze di via Monte Grappa, a San Rocco. Qui sta nascendo un vero e proprio polo musicale. «Abbiamo quattro salette prova – ha spiegato Pedro Fiamingo, uno dei soci, che hanno fondato anche il gruppo Zerouno (dove suona anche Luca Urbani ex dei Soerba) -. Poi c’è una sala live, studiata per chi deve preparare i tour. Ci vengono anche personaggi noti dello spettacolo, da Luca Jurman ai Rockets a Nino Frassica. È molto comodo: c’è anche un salotto privato e l’ingresso diretto al parcheggio riservato, che rende più facile il trasporto di strumenti e attrezzature. Abbiamo già uno studio di registrazione e tra poco sarà pronto anche il secondo, con tre sale, che sarà direttamente collegato anche allo spazio dedicato alle prove live».
DA QUALCHE MESE, inoltre, Frequenze ha inaugurato una sua etichetta discografica «Discipline», che ha già prodotto due band locali: gli Eco98 e gli Stardog. «Collaboriamo con i ragazzi a 360 gradi – ha proseguito Pedro -. Collegata a noi c’è anche la scuola di musica Groove Master . L’unico aspetto esterno è la promozione, che viene curato da Manuela Longhi. Ma per quanto riguarda la produzione abbiamo pensato a diverse soluzioni per aiutare i gruppi emergenti. O ci facciamo carico di tutte le spese, dalla registrazione alla stampa dei cd; oppure proponiamo una coproduzione».
TRA LE INIZIATIVE più interessanti, c’è la possibilità di usufruire della formula a rate per i pagamenti.
I gruppi composti da giovani matori, non dispongono solitamente di grossi budget. Registrare una demo costra dai 200 ai 400 euro. Per un disco, invece, le cifre arrivano a 2.000 o 3.000 euro. «La rateizzazione aiuta i ragazzi – ha sottolineato Fiamingo -, che sono per lo più degli studenti e non hanno grosse disponibilità economiche». In sostanza, l’affitto della saletta una volta alla settimana è il costo più esiguo, a seconda dei centri, in Brianza può variare dai 5 agli 8 euro per prova. I gruppi generalmente si organizzano con casse comuni per affrontare questo genere di spese e per ogni elemento i costi non sono affatto proibitivi. Mentre, decisamente più alti sono quelli per l’acquisto degli strumenti, la manutenzione e le lezioni di musica. Ma l’ambizione delle band è di arrivare al giorno del live, di potersi esibire davanti a un pubblico.
MA QUESTO è proprio il neo più grosso in Brianza. I locali con spazi adibiti sono pochi. A Monza il Micantino di via dante ospita spesso gruppi emergenti e a volte anche il tridente di via Raiberti dà spazio alla musica dal vivo. I palchi più ambiti, tuttavia, sono quelli del Bloom di Mezzago e del Live di Trezzo. «Ma è raro che gruppi sconosciuti possano suonare lì – ha commentato Pedro -. Ci dev’essere un’etichetta dietro che spinge». «La situazione è triste da questo punto di vista – ha confermato anche Alessandro Tomanin, batterista dei Sonorya e nella nuova gestione della sala prove e scuola di musica Garage Inc. Studio, che è stata aperta quattro anni fa -. La Brianza non offre molte possibilità di esprimersi ai giovani, che spesso preferiscono altre piazze, ma anche a Milano le condizioni non sono esaltanti».